La festa del Carnevale ha origini molto antiche, che risalgono all'antica Grecia dove si organizzavano le feste dionisiache, giornate dedicate alla celebrazione del dio Dioniso con banchetti e maschere. Queste festività erano l’occasione per abbandonarsi al divertimento, liberandosi da doveri e vincoli, e per giocare e fare scherzi. Inoltre, con le maschere, non si distingueva più il ricco dal povero, e le disuguaglianze sociali si annullavano. Ma, finite le feste, la severità e l’ordine riprendevano il sopravvento nella società. Perchè il Carnevale si chiama così? Il termine carnevale deriva dal latino carnem-levare ovvero "togliere la carne" e si riferisce al giorno precedente la Quaresima in cui si interrompeva l'uso della carne. Quando si festeggia il Carnevale? La data del Carnevale varia ogni anno in base a quella della Pasqua. Il periodo di Carnevale infatti comincia la prima delle nove domeniche che precedono la Pasqua. Ha il suo momento più festoso il giovedì grasso e finisce il martedì dopo, cioè il martedì grasso, che anticipa il Mercoledì delle Ceneri, inizio del tempo di Quaresima. A MIlano però i festeggiamenti del Carnevale sono calcolati in modo diverso, il Carnevale Ambrosiano si prolunga fino al sabato dopo il martedì grasso e, secondo la leggenda, questa tradizione deriva proprio da Sant'Ambrogio, da cui prende il nome il cosidetto Carnevale Ambrosiano Sant’Ambrogio, il santo protettore di Milano, era partito per un pellegrinaggio a Roma e avrebbe chiesto ai milanesi di aspettare il suo rientro in città per cominciare le celebrazioni della Quaresima. I festeggiamenti del Carnevale sarebbero quindi stati prolungati per alcuni giorni in attesa del ritorno di Ambrogio a Milano In realtà quando Sant’Ambrogio era Vescovo di Milano, da Roma era arrivata una decisione che stabiliva che la Quaresima dovesse durare 40 giorni (come quelli trascorsi da Gesù nel deserto). Se si contavano anche le domeniche, giornate in cui non si faceva digiuno, si poteva estendere il Carnevale di cinque giorni, quante sono le domeniche del tempo di Quaresima. Se, invece, non si contavano, il Carnevale doveva essere ridotto di cinque giorni. Sant’Ambrogio, che aveva una diocesi con dei privilegi speciali, contò le domeniche, allungando di cinque giorni il periodo carnevalesco. Questa usanza fu accettata, anche se nel corso della storia si è cercato di abolirla più volte!